Dagli Orridi di Uriezzo alla Cascata del Toce

E' la prima volta che ci spingiamo nei dintorni di Domodossola. Abbiamo sempre pensato che fosse una meta troppo lontana per essere raggiunta in un solo week end e che ci fosse troppo poco da vedere per trascorrervi una vacanza i una settimana ... quanto ci sbagliavamo!! Tutto è cambiato quando abbiamo letto un articolo sugli Orridi di Uriezzo. Incuriositi ci siamo detti: perchè no? E siamo partiti verso la valle Antigorio e la Val Formazza dove abbiamo trovato degli splendidi paesaggi. Questo è il nostro racconto.

Partiamo nel tardo pomeriggio di Venerdì 3 luglio alla volta di Domodossola che raggiungiamo percorrendo l'autostrada fino a Torino e da lì in parte quella per Milano. Il caldo è insopportabile. Non sappiamo bene dove sostare per la notte, a Domodossola non troviamo un punto sosta adatto, per cui ci spingiamo fino a Crodo dove ci fermiamo nel parcheggio di fronte al Parco delle Terme. La posizione non è proprio pianeggiante, ma per una notte può andare bene.

Il mattino successivo facciamo una passeggiata nel parco, in attesa che apra l'ufficio del turismo dove ci è stato detto che si può avere gratuitamente la cartina per la visita degli orridi. L'attesa si protrae parecchio, ma finalmente, carta alla mano partiamo verso la nostra prima meta: gli Orridi di Uriezzo. Ci sono diverse vie di accesso per raggiungerli, noi scegliamo quella di Premia. Dopo una piccola sosta per ammirare l'impressionante Orrido di Arvera, arriviamo all'Oratorio Santa Lucia dove un piccolo parcheggio accoglie il nostro mezzo. Inizia da qui la nostra escursione agli orridi, prima tocca a quello di Nord-Est e di Ovest che si raggiungono con un sentiero che parte dietro alla bella casa in pietra, poi, dopo pranzo, è il turno dell'orrido Sud, il più bello ed impressionante. Dopo averlo attraversato proseguiamo il sentiero che ci porta in breve alle Marmitte dei Giganti, scavate dal fiume Toce, e alla bella Chiesa di San Gaudenzio a Baceno che presenta degli affreschi molto curati. Tornati sui nostri passi arriviamo al camper ed imbocchiamo la via per la Val Formazza che risaliamo fino alle Cascate del Toce e a Riale dove sostiamo nell'area attrezzata per camper (con CS 8 euro al giorno).

Il mattino successivo facciamo una passeggiata fino alla diga e al lago Moresco che si trovano poco più su del parcheggio. Il lago è enorme. All'inizio pensiamo di farne il giro completo, ma, visti i nuvoloni che incombono, cambiamo idea e ridiscendiamo. Dopo pranzo andiamo a piedi fino alle Cascate del Toce (30 minuti) per ammirare la loro meravigliosa e spettacolare caduta. Particolare è il fatto che il getto non è sempre presente, ma viene aperto solo in orari prestabiliti in quanto le loro acque sono utilizzate a scopi idroelettrici. Il tempo di vederle a naso giù dalla minuscola passerella e di fare qualche foto ed inizia a piovere. Troviamo riparo sotto il portico della chiesetta e quando accenna a smettere ci incamminiamo di nuovo al parcheggio. Ripreso il mezzo scendiamo a valle fermandoci dopo le gallerie a scattare qualche foto alla cascata in posizione più bassa, facciamo una passeggiata a Formazza e poi torniamo a casa con il proposito di tornare presto in queste belle valli.

Note

I link presenti in questa pagina rappresentano approfondimenti e si collegano ad opinioni pubblicate da Mirella sul sito TRIVAGO

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